Il 24 Febbraio 2025 nell’Aua Magna “Feriani” del Liceo “Curiel” si è parlato proprio di Eugenio Curiel, l’intellettuale antifascista, lo scienziato, a cui la scuola è dedicata, ucciso 80 anni fa da un manipolo di camice nere a Milano. Dopo i saluti della Dirigente scolastica, prof.ssa Michela Bertazzo e del rappresentante della Provincia di Padova, dott. Piva, il compito di descrivere l’impegno antifascista dell’ambiente universitario padovano è toccato alla prof.ssa Giulia Simone che ha ricordato i nomi di Egidio Meneghetti e Concetto Marchesi, Norberto Bobbio ed Ezio Franceschini, Luigi Meneghello e Silvio Trentin, il loro impegno, il loro coraggio, la loro determinazione nella lotta contro gli occupanti nazisti e i loro manutengoli italiani della RSI. Un impegno, un coraggio valso, nel dopoguerra, l’attribuzione all’Università patavina – unico ateneo in Italia a fregiarsi di un tale titolo d’onore – della medaglia d’oro al valor militare.
La dott.ssa Annalisa Di Fant, storica e curatrice del Museo dell’ebraismo di Trieste, città natale di Curiel, ha descritto il mondo dell’ebraismo giuliano tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, soffermandosi, da un lato, sulla forte partecipazione degli ebrei triestini alla vita politica ed economica della città e, dall’altro, sulla naturale disomogeneità ideologica e culturale insita nella medesima comunità.
Il prof. Alessandro Naccarato si è soffermato sulle vicende relative alla Resistenza a Padova, tracciando la parabola dell’impegno del giovane studioso, dal lavoro presso la redazione del Bò, il giornale dei GUF, fino all’espulsione, al confino a Ventotene e alla successiva creazione del Fronte della Gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà, di ispirazione comunista, ma aperto alle istanze e agli apporti di tutti gli altri gruppi e schieramenti antifascisti, cattolici compresi.
L’incontro è stato moderato dal prof. Giuseppe Tramontana, docente di storia presso il medesimo Liceo “Curiel”, il quale ha ricordato la vicinanza di Curiel al pensiero di Antonio Gramsci – senza che i due si fossero mai conosciuti o incontrati – così come l’originalità teorica della cosiddetta “democrazia progressiva” curieliana. In chiusura, due studenti hanno letto altrettante poesie di Alfonso Gatto – “Giorgio” e “25 aprile” – dedicate al giovane martire antifascista.
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Locandina convegno su Curiel